La Dirigente Scolastica del Liceo Classico “S.A. De Castro” di Oristano, Dott.ssa Marina Enna, ritiene doveroso fornire alcuni chiarimenti in merito all’articolo apparso in data 18.01.2014 su “La Nuova Sardegna”, relativo alla proposta di settimana corta, dalla medesima avanzata, per il Liceo di cui è a capo.
In primo luogo, precisa che non è in atto alcuna rivolta tra i pendolari frequentanti l’Istituto; al contrario, per il tramite dei loro rappresentanti, è stato avviato un dialogo al fine di valutare le eventuali ricadute positive e negative sull’attuazione dell’ipotetica nuova struttura oraria settimanale. Circa quanto riferito sull’orario di inizio delle lezioni, si chiarisce che l’orario di inizio delle attività didattiche è già da anni alle ore 8.15, come concordato con le aziende pubbliche e private di trasporti; tale orario, lungi dall’essere proibitivo, è ormai consolidato tra i nostri studenti e non rappresenta alcuna novità da correlare alla proposta di variazione oraria settimanale.
Perché indire un referendum che coinvolga la comunità scolastica tutta sulla scelta di una diversa strutturazione dell’orario settimanale? In proposito, non risponde a verità che sia il primo e l’unico caso in Italia: si invita l’opinione pubblica a visionare sul web e negli archivi di stampa la documentazione inerente identiche iniziative di consultazione referendaria già espletate in svariate istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (cito come esempi analoghe iniziative promosse in provincia di Cuneo, Palermo, Lecco, Pordenone, Teramo, Livorno, Varese, Como, Catania etc.), nelle quali, democraticamente, con esiti ora favorevoli, ora contrari, la comunità scolastica si è espressa sulla medesima proposta. Non si comprende come possa suscitare perplessità e fastidio una siffatta consultazione, che rappresenta l’espressione più alta di democrazia diretta. Non pare superfluo precisare altresì il carattere educativo, in una realtà scolastica come la nostra, che accoglie tanti studenti pendolari, di un’iniziativa simile, senza che essa possa in alcun modo inficiare le prerogative decisionali degli organi collegiali preposti alla organizzazione dell’orario scolastico. Aggiungo che la circolare interna da me emanata per informare sulla scelta e la data del referendum è stata notificata a tutte le componenti operanti nel nostro Liceo (studenti, genitori, docenti e tutto il personale ATA), anche tramite la pubblicazione della stessa nel sito della scuola. In una realtà scolastica non sembra inopportuno garantire l’espressione del proprio parere a tutti, tenendo però presente il carattere meramente consultivo e non attuativo dell’iniziativa, che non si propone in alcun modo di modificare di imperio l’orario attualmente in vigore, ma soltanto, appunto, di cogliere l’orientamento generale della comunità scolastica, oltre che di renderla edotta della esistenza di altre forme possibili di articolazione oraria settimanale.
In merito alla inopportunità di tenere tale consultazione senza portare preventivamente la proposta in Collegio Docenti e in Consiglio di Istituto, la Scrivente precisa di aver ritenuto più utile raccogliere i dati da presentare successivamente nella sede dovuta, senza aver inteso in alcun modo bypassare gli organi competenti né negarne le loro competenze e prerogative.
In chiusura, la Scrivente lamenta, però, il fatto di non essere stata consultata per la pubblicazione dell’articolo, cui avrebbe potuto dare un contributo valido in termini di verità e trasparenza, considerata la disponibilità sempre dimostrata nei confronti della stampa, che, in questo caso, poco opportunamente, interviene a turbare, ingiustificatamente, e con imprecisioni e errori, la serenità di studenti, famiglie e operatori scolastici. In un’ottica di rinnovata collaborazione e disponibilità, si rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti in merito.
18 Gennaio 2014
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott.ssa Marina Enna)
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